L’economista e leader liberale Javier Milei è stato eletto nei giorni scorsi nuovo Presidente dell’Argentina. La sua elezione mette fine ad un periodo di caos e depressione del Paese sudamericano e riempie di ottimismo chi crede che per l’Argentina questo possa essere un nuovo inizio che porti una crescita enorme.
Lo stesso Milei ha promesso che verranno gettate le basi per far diventare l’Argentina una potenza in 35 anni: in effetti non si capisce perchè finora un Paese con grandi potenzialità non sia riuscito a fare quel salto di qualità che meriterebbe.
Evidentemente nel corso degli ultimi anni ha pesato anche l’instabilità politica e l’incapacità di una classe dirigente non all’altezza di grandi sfide.
Il liberale Milei ha ottenuto il plauso e le congratulazioni di Trump e Bolsonaro in primis ma anche di Russia e Cina che non vedono l’ora di sviluppare i rapporti con l’Argentina: considerato vicino a Trump e Bolsonaro, Milei potrò quindi contare su ottimi rapporti internazionali. E se come è auspicabile dal prossimo anno Donald Trump tornerà a guidare gli USA la strada per il presidente neoeletto è sicuramente in discesa.
Claudio Marini