“Il vero amore può nascondersi, confondersi, ma non può perdersi mai” (Sempre e per sempre, Francesco De Gregori, 2003) sarebbe la colonna sonora ideale per accompagnare “Un giorno”, romanzo di David Nicholls.
Best seller in Europa, “Un giorno” è la romantica, intricata e affascinante storia di due ragazzi le cui strade sono inevitabilmente destinate a incontrarsi.
Molti penseranno che si tratti di uno dei tanti romanzi d’amore, ‘smielati’, banali e, perché no, dannatamente monotoni: al contrario, le vicende personali dei protagonisti si dispiegano in un arco temporale di ben vent’anni, scorrendo sullo sfondo di una Gran Bretagna coinvolta da cambiamenti sociali e di costume, lotte politiche e guerre lontane.
1988: Emma Morley e Dexter Mayhew si sono appena laureati all’università di Edimburgo e, dopo una notte di alcol, danze e festeggiamenti vari, finiscono tra le lenzuola nell’appartamento che lei condivide con una sua amica. Il giorno dopo, il 15 luglio, i due ragazzi organizzano un picnic sull’Arthur’s Seat, la collina dove la leggenda dice sia sepolto Re Artù e qui si scattano una foto, la prima delle tante che Emma conserverà e custodirà gelosamente in una scatola nel corso degli anni.
L’iniziale fuoco di quella notte svanisce con il passare dei giorni e tra Emma e Dexter nasce una splendida amicizia.
Dexter, ricco, edonista e spaccone, dopo aver viaggiato in giro per il mondo diventa uno showman televisivo, passando da una donna all’altra senza alcun pudore: bello e sicuro di sé, si lascia andare a ogni tipo di vizio, dal sesso facile all’abuso di droghe e di alcool.
Emma, al contrario, è quella che si dice “una ragazza seria” che vive di grandi ideali e sogna di cambiare il mondo, ma allo stesso tempo è carismatica, ‘trascinante’ e, oltre che intelligente, riesce ad essere brillante e spiritosa. Laureata con il massimo dei voti, è però costretta a trasferirsi a Londra per racimolare qualche soldo lavorando come cameriera in uno squallido ristorante messicano; solo in seguito riuscirà ad essere assunta come insegnante in una scuola.
Persone estremamente diverse, eppure legate da un’affinità indissolubile che li porta ad un rapporto di complicità e di affetto fuori dal comune: le loro vite scorrono separate, Dexter si sposa e ha addirittura una figlia, ma il matrimonio non funziona e lui cade sempre più in basso.
Non c’è nessun colpo di scena, nessun evento straordinario in questa storia d’amore, ma forse è proprio questa normalità che ci fa amare così tanto questo romanzo: Emma e Dexter si inseguiranno per vent’anni, si racconteranno tutto e penseranno costantemente l’uno all’altro con nostalgia e desiderio, senza però riuscire a capire se quello che stanno vivendo possa essere chiamato amore.
La straordinaria tecnica narrativa utilizzata da Nicholls fa sì che gli eventi siano descritti – senza perdere troppo tempo sugli sviluppi intermedi – di anno in anno – dal 1988 al 2007 – in uno stesso giorno, il 15 luglio, appunto, in modo da aggiungere gradualmente al puzzle i vari tasselli che raccontano squarci di quotidianità, momenti di gloria, delusioni, amori di ripiego e soprattutto il continuo cercarsi per non perdersi dei protagonisti.
“Un giorno” è un romanzo che si legge davvero in poco tempo, non perché sia breve (tutt’altro, poiché sfiora le 500 pagine), ma perché è uno di quei libri che cattura il lettore; le pagine scorrono facilmente una dietro l’altra ed è davvero difficile chiudere il volume e tornare alla vita reale.
Il merito della fluidità del testo è in gran parte dovuto ai dialoghi e agli sprazzi di umorismo che Nicholls ha intelligentemente distribuito nel volume, facendolo assomigliare a una sceneggiatura, cosa che non stupisce affatto, poiché l’autore è anche uno sceneggiatore televisivo.
Serena Brini