Il 2021 verrà ricordato come l’anno della Superlega, tentativo dei club più blasonati d’Europa di costituire un nuovo campionato europeo (stile NBA americana) riservato ai maggiori club che così non avrebbero più avuto problemi di qualificazione alla maggiore competizione continentale ed avrebbero avuto dal colosso bancario JP Morgan un sostanzioso anticipo economico in grado di risolvere i problemi finanziari che assillano gran parte dei maggiori club europei.
La reazione dell’Uefa portò poi, con la complicità di alcuni governi ed il dietrofront di alcuni dei club promotori, ad una rinuncia, almeno a parole temporanea al progetto.
Sempre l’Uefa poi annunciò un ampliamento delle squadre partecipanti alla Champions League fino a 36 e ciò lascia seri dubbi sulla reale utilità di quanto deciso.
In merito ad entrambe le questione si era già espresso, nel corso dell’anno, uno che sicuramente capisce di calcio più di Ceferin (attuale presidente Uefa) e di tutti i presidenti dei maggiori club messi insieme: stiamo parlando di Michel Platini, uno dei più grandi calciatori di sempre ed ex presidente Uefa (mancato presidente della Fifa solo per un complotto giudiziario del quale si è sempre dichiarato innocente ed ordito da poteri forti contrari all’ascesa di un ex calciatore ai vertici mondiali del calcio).
Sulla Superlega aveva dichiarato: “Quando all’inizio della mia presidenza UEFA ho dovuto affrontare lo stesso tipo di problema, sono andato a vedere i dirigenti per convincerli che le nostre competizioni erano le migliori. Parlavamo nell’interesse del calcio, non solo di affari o televisione: ma anche di giocatori e tifosi. Non c’era Ceferin a litigare con Agnelli… Perché è crollata così in fretta? Perché i suoi leader hanno fatto una comunicazione di merda, i media erano contrari e i sostenitori, soprattutto inglesi, erano come al solito, cioè formidabili. Anche gli allenatori sono stati molto bravi. Pep Guardiola è sempre fantastico!”.
Sulla nuova formula della Champions invece aveva sentenziato: “È una formula stupida: allungheranno ulteriormente la fase a gironi che già non interessa a nessuno. Alla Uefa, questa è stata a lungo la filosofia di alcuni: sempre più soldi. La Champions è stata creata da (Lennart) Johansson. Ero contrario. Trovo che la Coppa dei Campioni solo con campioni e partite a eliminazione sia ancora la formula migliore, ma quando i club ti dicono che vogliono più partite e hanno bisogno di soldi, devi tenerne conto. Quando sono diventato capo della Uefa, la mia idea era soprattutto di favorire i campioni di alcuni Paesi. Ho cercato di trovare un compromesso, senza rivoluzionare tutto, perché c’era anche un sistema economico da rispettare”.
Ed anche questa volta non possiamo che essere d’accordo con “Le Roi”: il fascino della Coppa dei Campioni non lo potranno avere mai né la fantomatica Superlega né la Champion League indipendentemente dalla formula che l’Uefa vorrà darle.