“Sankara”: il coraggio di un uomo straordinario

« Parlo in nome delle madri che nei nostri Paesi impoveriti vedono i propri figli morire di malaria o di diarrea, senza sapere dei semplici mezzi che la scienza delle multinazionali non offre loro, preferendo investire nei laboratori cosmetici o nella chirurgia plastica a beneficio del capriccio di pochi uomini e donne il cui fascino è minacciato dagli eccessi di assunzione calorica nei loro pasti, così abbondanti e regolari da dare le vertigini a noi del Sahel.. »

(Thomas Sankara)

Uomini straordinari dediti tutta la vita ad una missione, per sé e per gli altri, capaci di grande altruismo e coraggio, questi personaggi rappresentano un contenitore culturale di idee e azioni, fondamentale per la formazione culturale e sociale di ogni Paese. “Uomo straordinario” è proprio Thomas Sankara, conosciuto anche come il Che Guevara africano, che fu un politico e primo Presidente del Burkina Faso dal 1984 al 1987, assumendo il ruolo di leader carismatico di tutta L’Africa occidentale sub-sahariana, occupandosi prevalentemente della lotta contro la povertà. Thomas Sankara venne brutalmente ucciso il 15 ottobre 1987, insieme a dodici ufficiali,  dopo  un colpo di stato organizzato da un suo ex compagno d’armi, l’attuale presidente del Burkina Faso Blaise Compaoré. Alessandro Aruffo, ricercatore universitario e studioso dei paesi afroasiatici, in questo testo edito nel 2007 per Massari editore, racconta la storia travagliata di un personaggio di grande importanza per tutta l’Africa, un uomo che lottò contro il colonialismo culturale e politico nel continente. Una figura poco conosciuta nel resto del mondo che ancora oggi non ha ottenuto i giusti riconoscimenti nella lotta internazionale alla discriminazione e alla violenza, ma al quale bisognerebbe dare la meritata ricompensa per il valore delle sue azioni.

Michela Bambini