Ryszard Kapuscinski: L’altro

L’altro si presenta come un breve saggio, un piccolo tesoro, ma ricco di significati edito in Italia nel 2006 da Feltrinelli. Ryszard Kapuscinski, propone un vero e proprio testamento umano e testimone dello straordinario reporter polacco scomparso nel 2007. Quattro conferenze per sintetizzare il pensiero di chi dal 1956   ”ha trascorso la vita professionale viaggiando in continuazione e scrivendo delle popolazioni e dei problemi soprattutto del cd. terzo mondo”. L’altro visto e considerato come la fine stessa del proprio essere, la parte mancante della mela, il bisogno primario e irrefrenabile di ogni essere umano, l’altro inteso come chi è diverso da noi, e proprio per la sua qualità unica è essenziale per la nostra formazione umana e umanistica. “Dove finisci tu inizio io”, è così che viene considerato dal reporter polacco tutto ciò che non si tratti di lui stesso, della sua persona, come se la linea che di-scongiunge le due parti sia netta ma colma di significati essenziali.

L’altro può essere tua madre, tua sorella, tuo cugino,un collega o un amico, ma anche un nemico o uno sconosciuto, ognuno di questi “altri” ha una particolarità che viene riconosciuta da noi giornalmente, ma purtroppo ancora oggi, in tempi della presunta “globalizzazione” molti “altri” vengono allontanati e declassati, ed è da qui che nasce lo spietato razzismo causa e male di molte disgrazie. Kapuscinski c’insegna a vedere tutto ciò che è fuori da noi allo stesso modo accogliendo quello che ci viene donato e insegnato.

L’altro si incontra soprattutto viaggiando e al viaggio, che non è l’avventura turistica, ma un cammino fisico e spirituale alla ricerca di sé stessi grazie al ritrovamento e alla conoscenza di tutto ciò che non è sé stessi.

Michela Bambini