Ridere protegge il cuore come sport e farmaci

La scienza non ha più dubbi. Ridere è sinonimo di salute. I momenti di sano divertimento hanno sulle arterie lo stesso effetto benefico dell’attività fisica o delle statine, i farmaci anti-colesterolo.

Questo quanto ha riscontrato una ricerca, condotta dall’Università del Maryland da Miller e i suoi colleghi, iniziata più di 10 anni fa e presentata al Congresso europeo di Cardiologia a Parigi, un grande evento scientifico alla presenza di oltre 30mila medici. Lo studio, è riuscito, per la prima volta a misurare l’impatto del buonumore sulla salute. Perché gli effetti siano visibili, però, deve trattarsi di una risata di gusto, non di un sorriso o di un ghigno passeggero. Per avere un beneficio ottimale nell’arco di una giornata, inoltre, sarebbe necessario ridere almeno 15 minuti al giorno, vivendo a pieno un momento felice.

Questi sorprendenti risultati non rimarranno solo una curiosità medica, ma verranno tradotti in capisaldi di un trattamento basato sul buon umore, già battezzato “Be happy, be healty”. «Basta guardare una sitcom alla tv o un film divertente ­- ha spiegato il professor Roberto Ferrari, presidente della European Society of Cardiology (ESC) e della fondazione Anna Maria Sechi per il Cuore(FASC) -­­­­ per avere un piccolo effetto positivo».

Via libera dunque a prodotti culturali comici poiché sarebbero pillole di felicità a costo zero, che promettono di abbattere i numeri della prima causa di morte nel mondo. Sono in 4,3 milioni (pari a un decesso su 2) coloro che ogni anni muoiono in Europa per cardiopatia ischemica. Di questi, nel nostro Paese sono quasi 250 mila i casi (oltre 2 morti su 5).

In momenti di crisi e di manovre i dottori prescrivono quindi una bella dose di buonumore e consigliano di sforzarsi di vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto.

«Questa crisi e le sue conseguenze preoccupano molto noi cardiologi», spiega Ferrari. «L’ansia connessa alla paura di non arrivare a fine mese rischiano di provocare nel nostro organismo una situazione di allerta perenne, che alla lunga danneggia cuore e arterie. A correre più pericoli – precisa il cardiologo – è quella che noi chiamiamo ‘fascia arteriosclerotica’, persone di età compresa fra 40 e 60 anni che hanno già delle alterazioni al sistema cardiovascolare». La risata è dunque una reazione di difesa benefica, che in situazioni di pericolo può anche salvarci la vita. Prendere la vita con filosofia può fare la differenza ed essere un fattore protettivo per cuore e arterie.

Negli esperimenti condotti in 300 misurazioni sono state osservate differenze fino al 50% nel diametro vascolare successivo a una risata oppure a una scena violenta o psicologicamente difficile. Ridere si traduceva in un’espansione dell’endotelio (la parete che riveste internamente i vasi sanguigni), mentre lo stress in una restrizione della stessa entità. I dati indicano che, nel concreto, ridere aiuta a prevenire arteriosclerosi, infarti e ictus.

«La risata abbassa la frequenza cardiaca con effetti benefici sull’endotelio e riduce il rilascio di sostanze neuroendocrine vasocostrittrici, le catecolamine – precisa Ferrari – Inoltre stimola la produzione di endorfine, sostanze chimiche con un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare del tutto simile all’attività fisica». Per questo Ferrari dice ai suoi  pazienti di non imporsi mai rinunce troppo gravose, né di cambiare radicalmente il proprio stile di vita. «La dieta, ad esempio – spiega – si può modificare rendendola più sana con alcuni semplici accorgimenti, senza misure drastiche e senza dire addio ai piaceri della tavola».

Nuovo imperativo, dunque, quello di allontanare la rabbia poiché è cardiotossica: avvelena l’anima e il cuore, raddoppiando il rischio di infarto. Covare sentimenti negativi e reprimersi, tenendo tutto dentro, può quindi rappresentare un grave rischio per la salute.

Chiara Piselli