Quando si dice “anticipare le mode”: ciò che, contro il parere delle amiche, ho acquistato con entusiasmo, circa un anno fa, in un famoso store multinazionale, per l’inevitabile ciclicità delle tendenze adesso, con lo stesso entusiasmo che mi caratterizzava, è indossato da tutte ed è ovunque.
Il Poncho (e varianti come la Cappa o la Pellegrina) quella mantella di lana quadrata o rettangolare, tagliata al centro per permettere alla testa di passare, dotato di cappuccio o spesso foderato di pelliccia, quest’inverno ha conquistato il cuore di ogni donna; dalle signore bene alle studentesse alternative, tutte esibiscono fiere il loro poncho: chic, hype, etnico, a seconda dei gusti.
Utilizzato nell‘800 dagli uomini come mantello da sera, nero foderato di rosso con collo in seta, è uno degli indumenti più semplici e più antichi, rilanciato dalla moda etnica degli anni ’70.
Oggi la mettono con i leggings, con i jeans strizzati alla gamba, con pulloveroni giganti, con stivali al ginocchio che fanno un po’ pirata e così lo smitizzano.
Dona? Non a tutte. Poco a chi ha le spalle spioventi, molto a chi è alta o minuta.
Se è coprente è la felicità delle curvy che ci si possono avvolgere completamente e nascondere i chili in più. Occhio agli abbinamenti, che non siano troppo casual, tanto da sembrare un pò “straccioncelle”. La cappa può essere anche corta e in quel caso attenzione alle lunghezze di quello che si porta sotto: che la giacca non esca dall’orlo del mantello, sempre bene il tandem con stivali e stivaletti, soprattutto per le giovanissime.
Sara Mazzotta