Mademoiselle Coco Chanel: dalle origini al  successo

Coco Chanel, la più celebre tra gli stilisti francesi, seconda figlia di Albert Chanel  venditore ambulante, trascorre un’infanzia molto difficile e umile, rimanendo orfana di madre costretta ad emigrare con il padre e i suoi altri sei fratelli in Francia, viene affidata ad un orfanotrofio di suore. Entra nel collegio di Notre Dame, verso i 18 anni ed impara a cucire, trova impiego come commessa in un negozio di stoffe. A 25 anni conosce un uomo, erede di una dinastia di industrie tessili, il barone Balsan che gli cambierà la vita. Si trasferisce presso la sua tenuta di cavalli diventando un’amazzone provetta, le chiedono dove acquisti i suoi cappellini eleganti e così da lì tenta di trasformare in attività di modista quella delle ammirate creazioni per uso personale. Inizia da qui il suo percorso nell’ambiente moda come disegnatrice di cappelli nel 1908.

Apre il suo primo negozio nel 1913 ed un salone di moda nel 1915 collaborando con prestigiosi sarti parigini, la sua fama cresce rapidamente, culminante con l’apertura del negozio in Rue Cambon a Parigi.

Nel 1921 crea assieme ad Ernest Beaux lo storico profumo Chanel n°5, la sua linea corredata da scarpe, gioielli, borse, sciarpe, cinture completata nel 1929.

Nella seconda metà degli anni 30’ si verificano le prime difficoltà, la crisi economica dell’epoca e lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1936 fanno si che rimanga chiusa fuori dal suo atelier dalle lavoranti in sciopero, costretta a chiudere la sua maison nel 1939, licenzia tutti i suoi dipendenti e si rifugiò a Vichy per assistere impotente al trionfo del suo collega Christian Dior. Quando venne informata del calo delle vendite sul suo celebre profumo sponsorizzato da Marilyn Monroe, ormai settantenne decise di rimettersi in gioco presentando una nuova collezione a Parigi improntata sullo stile anni 20’. La stampa non fu clemente con lei, definendo le sue creazioni un fiasco, gli anni 60’ avrebbero continuato a chiamare gli anni venti, ma la critica non capì che il futuro della moda era proprio nel suo passato. Grazie alla stampa americana, tornò sulla cresta dell’onda creando il suo ancora oggi intramontabile capolavoro: il tailleur.

Muore a 87 anni e passa lo scettro a Karl Lagerfeld.

Lo stile Chanel è uno tra i più rivoluzionari per gli anni venti, crea non solo abiti nuovi , ma un vero e proprio stile di vita.

Non solo abiti, ma cappelli vistosi, borse giganti, profumi, scarpe bicolore, orologi unisex e alla bigiotteria. I tessuti preferiti dalla stilista sono il tweed, jersey, intagliati nei tailleur nei colori bianco, nero, blu scuro, beige e grigio. Fu una delle prime donne a indossare i pantaloni, inoltre lanciò lei il culto e la moda dell’abbronzatura, l’idea venne probabilmente nelle lunghe ore trascorse al sole di Deauville.

Oggi, venerata dagli amanti della moda e ricordata in un film presentato a Cannes protagonista della sua storia d’amore con il noto compositore Igor Stravinsky e da un libro, dove si racconta la biografia di una vita basata sulla sfrontatezza e determinazione fuori dal comune e da uno stile immortale, dove passando da personaggi influenti politici come Churchill, Romanov, ecc  supera povertà, abbandoni, dolori uscendone sempre vittoriosa dal carattere indomabile e indipendente ha segnato la storia della moda.

Manuela Ciliberti