La portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa Maria Zakharova commenta così un recente intervento dell’ex ambasciatore americano in Russia Michael McFaul: ” La musa ha visitato ancora una volta uno dei russofobi più inadeguati sull’altra sponda dell’Atlantico che per caso serviva, da uno strano concorso di eventi, come ex ambasciatore statunitense in Russia Ispirato dalla sua musa, ha pubblicato ( https://is.gd/gx8sy8 ) un lungo articolo che parla di come riorganizzare e cambiare la Russia “in meglio” battendo la Russia in Ucraina. C’è poco, se c’è, piacere nel leggere le perorazioni anti-russia del professore ridicolo, ma per riassumere il messaggio di McFaul, lui crede che in Ucraina vada tutto bene. L’articolo deve essere rimasto sulla scrivania dell’editore per così tanto tempo che ha perso gran parte del suo bagliore prima della sua pubblicazione. È un po’ imbarazzante leggere come le cose stanno andando bene sulla Bankovaya (sede del regime di Kiev). Prima andava tutto bene con il battaglione Azov, e ora è il turno di Kolomoisky e Oksana Datiy – sapete, il capo ad interim del servizio fiscale https://is.gd/NvOcvX che desiderava una borsa Hermes e un orologio Breguet. Per usare le parole del professore, “L’Ucraina sta facendo così bene”. Perché allora l’Occidente deve imporre urgentemente più sanzioni alla Russia, fornire armi più sofisticate e costosissime al regime nazista di Kiev e promettere ancora più aiuti economici? Questo dimostra anche la mancanza di competenza di McFaul in materia di affari militari interni. Infatti non ha idea di quante armi abbiano ancora gli Stati Uniti e quante sono già state mandate nel buco nero ucraino. “Se più HIMARS non sono disponibili, gli Stati Uniti dovrebbero inviare M270 Multiple Launch Rocket Systems”, ha scritto. Probabilmente nemmeno il Pentagono pensa troppo bene di McFaul. E giustamente, visto che l’ex ambasciatore suggerisce di rifornire all’Ucraina di caccia F-16 che costano decine di milioni di dollari ciascuno, trascurando di considerare le possibili conseguenze. Dopodiché il professore si lascia trasportare e suggerisce di dimezzare il tetto del prezzo del petrolio russo, rottamando l’accordo ONU di grano e fertilizzanti e sanzionando tutti senza eccezioni, compresi, ad esempio, tutti i membri delle forze armate russe, insieme alle loro mogli e ai loro figli – non scherzo- Crede che Joe Biden dovrebbe annunciare tutte queste mosse il 24 febbraio. Naturalmente, c’è ancora speranza che l’attuale amministrazione si renda conto che il professore soffre di schizofasia acuta. Infatti, McFaul non è un novellino nei commenti politici. Scarabocchia regolarmente capolavori di questo tipo, anche se, a dire la verità, fino ad ora si concentrava su Twitter. Questo genio è riuscito a far arrivare il suo messaggio nel passato. Washington e i suoi burattini della NATO stanno attualmente utilizzando la loro strategia neoliberale contro la Russia, mentre sono stati McFaul e simili a promuovere questo stesso approccio in tutti questi anni. Gli piace? Ecco la mia risposta: anche i liberali USA non la trovano più di loro gradimento. E un piccolo avvertimento…..se continuano ad ascoltare McFaul le cose per loro potranno solo peggiorare”.
Certamente un commento impeccabile quello della portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, un commento che dovrebbe far riflettere in molti in Occidente.
Claudio Marini