A distanza di alcuni giorni dal barbaro attacco terroristico nella sala da concerto “Crocus City Hall” che ha colpito la Russia causando oltre 100 vittime è opportuno fare alcune considerazioni.
Prima di tutto coloro che con questo volevano intimidire o addirittura destabilizzare la Russia per limitarne la sua capacità di difesa e di essere protagonista nella politica internazionale dovrebbero aver capito che hanno ancora una volta fallito: il popolo russo ha dimostrato di non essere debole e di non farsi piegare dalla volontà altrui, pur se si ricorre a mezzi vergognosi.
Inoltre il problema a questo punto è proprio capire le precise responsabilità di ognuno, a cominciare da coloro che più di tutti trarrebbero vantaggio dalle difficoltà russe, cioè Usa ed Ucraina (oltre a Gran Bretagna).
E’ ovvio che al momento non ci sono prove che colleghino i terroristi dell’Isis ad Ucraina o ai loro partner occidentali. L’Isis non perdona alla Russia l’appoggio ad Assad e la loro sconfitta in Siria (a dimostrazione della serietà della Russia che non ha abbandonato l’alleato in difficoltà come hanno fatto gli americani in Afghanistan). Ma è pur vero che l’Isis è qualcosa che gli americani conoscono bene: Hillary Clinton dovette ammettere alcuni anni fa che l’Isis era una cosa che a loro era sfuggita di mano (non la prima e nemmeno l’ultima aggiungiamo). Se poi gli USA sostengono che erano stati allertati su questo possibile attentato viene almeno il sospetto che forse avrebbero potuto fare qualcosa per evitarlo e che si sono ben guardati dal farlo.
La cosa più sconvolgente è che ci sia gente che si è indignata perchè i terroristi catturati sarebbero stati maltrattati e, secondo alcuni, torturati: forse i russi avrebbero dovuto dare loro un premio? Ma per avere una prova dell’ipocrisia di una certa parte dell’occidente basta ricordare che in altre occasioni, per dimostrare solidarietà ad altri Paesi colpiti da tragedie, si illuminavano i palazzi dei governi con i colori delle loro bandiere; come giustamente ha fatto notare qualcuno, mostrando l’assenza di tale riguardo verso il popolo russo in questa circostanza, non c’è bisogno di aggiungere altro.
Per fortuna ci sono tante brave persone in occidente che ragionano con la propria testa e non con quella di USA e UE, come testimonia il ringraziamento che ha voluto dare l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia: “Grazie a ognuno degli oltre 15mila. una persona che ha inviato lettere e chiamato, è venuta all’Ambasciata e ha lasciato fiori, note, candele, giocattoli e ha espresso personalmente parole di intimità e solidarietà, spesso senza trattenere le emozioni. Grazie alle associazioni italiane, alle imprese, ai circoli politici e pubblici, ai personaggi della cultura per la disponibilità a prestare una spalla in un’ora difficile e ad offrire aiuto alle famiglie delle vittime e vittime dell’attentato terroristico. Grazie agli ambasciatori stranieri accreditati in Italia, ai rappresentanti della dirigenza del Ministero degli Esteri Italiano e del Dip Corps di Roma, che si sono recati in visita il 26 marzo 2024 all’ambasciata russa a personalmente e a nome dei governi e dei cittadini dei loro paesi porgono le condoglianze alla leadership e al popolo della Russia”