
12 luglio 2023
Alle 5.30 di questa mattina,
una colonna di fumo nero si alza dalla piazza del Municipio su tutta la città di Napoli.
Bruciata sotto gli occhi increduli di tutti “la Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto.
L’artista ha dichiarato che questo è chiaramente un momento in cui si deve pensare ad una veloce ripartenza.
L’installazione era stata inaugurata 15 giorni fa e la Fondazione, sospettosa che si tratta di una “Gara sui social per bruciare l’opera” è stata subito rassicurata dal sindaco Manfredi che presto “Si rifarà”
Michelangelo Pistoletto ha dichiarato che questi atti di violenza gratuita sono all’ordine del giorno ormai.
“Quando si attacca l’arte e la bellezza si attacca l’uomo” ha aggiunto il sindaco Manfredi
Chissà se, dopo l’ovvio sgomento e l’ incredulità collettiva sull’accaduto, il maestro Pistoletto in cuor suo, segretamente, non abbia pensato, in modo folle e dissacrante, da vero artista quale è, che il tutto sia riconducibile ad una plateale provocazione artistica, violenta si, ma che aveva lo scopo di scuotere gli animi di tutti, nel bene o nel male!
Chissa’ se lui, con lo scorrere delle ore mettera’ da parte il pensiero su tutto il lavoro che gli è costato l’opera e sulla violenza che si è consumata oggi a Napoli e penserà di aver assistito ad una performance d’arte con la sua unica e fantastica opera, rassegnandosi all’idea del fatto che essa, volente o nolente passerà alla storia come un’opera nell’opera dal titolo
“L’arte di Michelangelo Pistoletto brucia”
Come bruciano i cuori dei disperati che non hanno mai voce?!
L’arte può tutto?!
Non può tutto?
È stata violenza?
È stata una performance?
Passerà alla storia questo avvenimento di oggi o sarà dimenticato per sempre come fatto violento ed osceno?!
A posteri e a voi l’ardua sentenza!
Ilaria Pisciottani