Il vergognoso furto ai danni di tanti cittadini russi

Se c’è una cosa ignobile e vergognosa è la pretesa di far passare come un nobile gesto ciò che ha invece un solo nome e cioè furto legalizzato.

Stiamo parlando di notevoli sequestri di soldi e patrimoni perpetrati dall’occidente a danno di tanti cittadini russi che avevano scelto di investire i loro capitali in occidente (oltre al danno la beffa e l’ingratitudine).

Con la scusa della guerra infatti molti cittadini ed imprenditori russi (sospettati di essere “oligarchi” e qualcuno ci dovrebbe spiegare se e perchè ciò di per se sarebbe una colpa o un reato) sono stati privati dei loro soldi e dei loro averi onestamente guadagnati: clamoroso il caso di Roman Abramovich.

Per contro dobbiamo constatare che la Russia si è ben guardata dal seguire questo pessimo esempio (ed avrebbe avuto tutto il diritto per ritorsione di sequestrare soldi e patrimoni di aziende di paesi ostili, come ad esempio l’Italia, presenti sul territorio russo)

Al contrario non solo non ci sono stati atti ostili nei confronti delle aziende straniere che operano in Russia ma lo stesso Putin ha continuato a dialogare con loro manifestando massima disponibilità: questo la dice lunga sul fatto che la Russia sia tutt’altro che un paese illiberale ed antidemocratico (caratteristiche queste ultime che ogni giorno di più sembrano avere certi paesi occidentali, soprattutto l’Italia da diversi anni a questa parte).

Noi riteniamo che sia vergognoso quello che in occidente sono costretti a subire tanti cittadini russi che non hanno commesso nulla di sbagliato, eccetto forse fidarsi di paesi che li hanno sfruttati ed ora vogliono impossessarsi delle loro proprietà.

Claudio Marini