Il Gran Ballo Storico delude le aspettative

Non tutte le ciambelle riescono con il buco e nemmeno il Gran Ballo Storico (chiamato così quest’anno anzichè Russo come nelle precedenti edizioni) si sottrae alla validità di questo vecchio proverbio.

Dopo tante belle edizioni infatti quest’anno l’evento che nasce con lo scopo di promuovere la cultura russa ed il gemellaggio tra i popoli, non riesce a fare centro.

Diverse le cose che quest’anno non hanno funzionato e le maggiori responsabilità vanno individuate senza dubbio in un’organizzazione che ha trascurato molteplici aspetti.

A cominciare dalla reception quasi su strada (a differenza delle edizioni passate nella quale era davanti alla scalinata del portone di ingresso di Palazzo Brancaccio): una scelta che per varie ragioni si è rivelata poco felice.

I tavoli della reception poi ostruivano l’ingresso alle auto, per cui ogni volta che arrivava o usciva una vettura dal parcheggio interno hostess e steward erano costretti a spostare i tavoli e poi a riposizionarli (con notevole aumento dei tempi di attesa per gli ospiti)

E proprio a tal proposito si sono verificati diversi ritardi nell’accoglienza degli ospiti con le hostess che per ogni minimo dubbio dovevano contattare qualcuno dei responsabili dell’evento (che peraltro non sempre erano reperibili): nelle edizioni precedenti infatti c’era stata molta più flessibilità e molto più buon senso, e non c’erano mai stati problemi.

Diverse altre sono state poi le lamentele degli ospiti intervenuti, sia per ragioni logistiche che organizzative ed artistiche ma non vogliamo mettere il dito nella piaga, perchè può capitare a tutti di sbagliare: l’importante è rendersene conto e porvi rimedio, perchè, come dicevano i latini, “errare humanum est, perseverare diabolicum”.