E’ morto all’età di 88 anni Bill Russell, leggenda della Nba e dei Boston Celtics. Ne dà notizia un comunicato sul suo profilo twitter ufficiale, dove si legge che Russell è mancato “serenamente” con al suo fianco la moglie Jeannine. Nel corso della sua carriera con i Celtics il centro ha vinto 11 titoli Nba di cui 8 consecutivi fra il 1959 al 1966, un record che resiste ancora oggi. Russell è stato inserito nella Hall of Fame del basket sia come giocatore che come allenatore. Oltre ai suoi successi in campo, infatti, ha anche vinto due titoli Nba da capo-allenatore, il primo afro-americano a riuscirci nella storia. Per tutti i suoi incredibili risultati, il premio di MVP delle Finals è stato intitolato a lui sin dal 2009.
Il commissioner della Nba, Adam Silver, ha definito Russell “il più grande campione di tutti gli sport di squadra”. “Bill rappresentava qualcosa di molto più grande dello sport: i valori di uguaglianza, rispetto e inclusione che ha impresso nel Dna del nostro campionato. Al culmine della sua carriera atletica, Bill ha sostenuto con vigore i diritti civili e la giustizia sociale, un’eredità che ha tramandato a generazioni di giocatori Nba che hanno seguito le sue orme”, ha detto ancora Silver. “Attraverso le provocazioni, le minacce e le impensabili avversità, Bill è salito al di sopra di tutto ed è rimasto fedele alla sua convinzione che tutti meritano di essere trattati con dignità”.
Uomo simbolo dei Celtics, è stato uno dei più grandi di tutti i tempi: il basket perde una delle sue più grandi leggende