I racconti di Vladimir Nabokov

La figura di Vladimir Nabokov si staglia nell’empireo dei grandi scrittori moderni per la sua opera letteraria, la quale comprende romanzi celeberrimi e fondamentali come “Lolita”, “Il Dono”, “Ada O Ardore”, “Fuoco Pallido”. Accanto ai supremi capolavori ed ai romanzi si pongono i racconti che, durante la sua vita il grande scrittore russo, che fu bilingue in quanto scrisse prima in russo e poi in inglese, pubblicò su diverse riviste culturali. “La Bellezza Russa e Altri Racconti”, edizioni Adelphi, è un libro bello e singolare, nel quale il lettore troverà, raccolti in ordine cronologico, tutti i racconti scritti dal grande scrittore russo.
Il libro è grandioso ed immenso poiché con la sua genialità Nabokov è riuscito a rappresentare e descrivere nei racconti, con un’ inesauribile immaginazione, nutrita e pervasa da sublimi intuizioni poetiche, la condizione umana e la vita in ogni suo aspetto essenziale e fondamentale. Il libro incanta il lettore per l’incomparabile bellezza della prosa e perché offre una varietà di situazioni esistenziali, ognuna delle quali raffigurata in un singolo racconto, volta a formare un grande affresco, con cui Nabokov è riuscito a descrivere il dolore umano: l’esilio politico degli intellettuali russi dopo la rivoluzione bolscevica ai primi del novecento, il rapporto tra arte e scienza, la difficile relazione tra l’umano ed il divino, una sorprendente analisi sui sentimenti e le passioni umane, a volte di difficile comprensione.
In uno dei primi racconti intitolato “La Parola” viene mostrato quanto è complesso il rapporto tra la mente umana ed il divino. Su di una strada un uomo cammina da solo. Improvvisamente creature dotate di ali splendenti iniziano a volteggiare intorno al suo capo. L’uomo in preda alla paura ed alla angoscia tenta di aggrapparsi ad una di queste figure mai viste prima. Gli angeli riescono a librarsi in cielo, allontanandosi dall’uomo. Una figura, che mantiene ancora le sembianze umane, si avvicina all’uomo e gli sussurra una parola sublime, il cui significato l’uomo non riesce ad afferrare e a ricordare. Poi, la figura si dissolve scomparendo. L’uomo si dispera perché ha dimenticato ciò che l’essere gli aveva confidato. In questo racconto viene rappresentata la distanza che separa l’umano dal divino. Nel racconto intitolato “In Balia del Caso” Luzin è un uomo smarrito e angosciato. Lavora come cameriere in un treno di lusso. La sua anima è attraversata da pulsioni autodistruttive. Essendo incapace di sopportare il dolore, fa uso di sostanze stupefacenti. Un giorno, per liberarsi dall’angoscia che gli attanaglia l’animo, decide di suicidarsi, lasciandosi travolgere su di un binario da una locomotiva. In questo racconto viene descritta la solitudine di un uomo disperato ed infelice, privo di affetto e abbandonato da tutti. In un altro racconto magistrale, intitolato “Bachmann”, un pianista riesce a suonare e a esibirsi in pubblico, finché in platea vi è la presenza della donna di cui è innamorato. Un giorno Madame Perov, questo il nome della donna, si ammala e rimane in albergo. Bachmann, vedendo che la sua donna non è in platea, si rifiuta di suonare il piano ed abbandona il palcoscenico, mentre il pubblico rimane sconcertato e stupito. Quando ritrova la donna morente in albergo, Bachmann abbandona l’attività di concertista e precipita nell’abisso della follia. Nella raccolta ampia e vasta di Nabokov si trova un racconto straordinario, intitolato “Una Questione D’Onore”. In questo testo viene indagata la natura umana con uno sguardo penetrante e acuto. Anton Petrovic è un russo che vive a Berlino, città in cui si è rifugiato dopo la rivoluzione del 1917. Petrovic è divenuto con il suo talento ed il suo impegno un importante uomo di affari. Per questo motivo riceve nella sua casa di Berlino, elegante e raffinata nella quale vive con la sua bellissima moglie, amici e conoscenti. Berg è un uomo con cui ha rapporti di affari. Petrovic rientrando a Berlino senza avvertire la moglie, dopo un lungo viaggio compiuto per lavoro all’estero, scopre che Berg ha una relazione sentimentale con sua moglie. Sentendosi ferito nel suo orgoglio decide di sfidare a duello Berg. In preda alla amarezza ed alla umiliazione allontana la moglie dalla sua casa, dove rimane da solo. Il giorno fissato per il duello, Petrovic, mentre sta per affrontare l’uomo da cui ha ricevuto una grave offesa, spaventato dalla possibilità di rimanere ucciso, si sottrae alla dura prova e fugge via, rifugiandosi in un albergo. In questo racconto colpisce la capacità dello scrittore russo di cogliere i moti interiori dell’animo umano, sospeso tra l’orgoglio e la paura, il desiderio di vendetta e la compassione per la fragilità umana.
In un altro racconto indimenticabile intitolato “Labbra contro Labbra” viene analizzato il rapporto delicatissimo tra la creatività umana ed il talento. II’Ja Borisovic Tal è un uomo agiato e benestante. Un russo che coltiva la passione per la scrittura e la letteratura. Borisovic Tal ha composto un libro che intende pubblicare. Per questo motivo ne legge ampi brani ad un suo amico giornalista. Questi gli indica una rivista letteraria Arion,  su cui il libro potrebbe essere pubblicato a puntate.  Borisovic Tal , pur di vedere pubblicato quanto ha scritto, decide di mettersi in contatto con il direttore della rivista, il quale gli garantisce che il suo libro apparirà nel prossimo numero della rivista. Per questo motivo, essendo stato disponibile il direttore della rivista, Borisovic Tal gli offre una somma di denaro, per sostenere l’iniziativa editoriale. In seguito Borisovic Tal, nel vedere pubblicato sulla rivista il suo racconto,  prova un intimo compiacimento. Nel corso di una serata, per farsi conoscere negli ambienti letterari, si reca in teatro. Nell’ingresso del teatro, mentre si avvia a lasciare presso il guardaroba il suo cappotto, per caso sente il direttore della rivista ed alcuni redattori che esprimono giudizi sprezzanti e spietati sul suo romanzo. Borisovic Tal, sopraffatto dal disgusto e da sentimenti di ripugnanza di fronte alla ipocrisia umana, abbandona il teatro e si rifugia nella sua casa, perdendo ogni fiducia nel genere umano. In un racconto magistrale, intitolato “Musica” viene messa a nudo la difficile e inafferrabile natura dei sentimenti umani. Viktor è un uomo che vive da solo, dopo che si è separato dalla moglie, il cui nome è Anna Samojlovna. Durante un pomeriggio, Viktor decide di andare ad ascoltare un concerto di musica  classica, che si tiene in una casa dell’alta borghesia. Mentre le note musicali diffondono nell’ambiente suoni sublimi e delicatissimi, creando un clima rarefatto e lieve, Viktor scorge la ex moglie, che si trova seduta su di un divano. Osservandola con insistenza, prova il desiderio di vedere ricambiato il proprio sguardo e pensa che sia sbagliato continuare a nutrire sentimenti di odio e rancore. Ad un certo punto, sospinto dalla dolcezza delle note musicali, mentre l’ex moglie ostenta indifferenza nei suoi riguardi, Viktor si persuade che nella vita bisogna essere capaci di perdonare, poiché un giorno con la morte tutto è destinato a trasformarsi in polvere e a svanire nel nulla. Nel racconto intitolato “Perfezione” viene rappresentata e descritta una tragica vicenda umana. David è un bambino difficile. La madre per educarlo in modo da favorirne la maturazione umana ed intellettuale nel migliore dei modi, lo ha affidato ad un giovane professore Ivanon, che provvede alla sua formazione ed istruzione. Durante le vacanze estive, la madre di David chiede a Ivanov di accompagnare il figlio al mare, per trascorrere con lui un breve periodo di vacanza. Un giorno mentre Ivanov sulla spiaggia contempla il cielo colmo di una luce abbacinante, si accorge con ritardo che David, contravvenendo ai suoi consigli, si è gettato in mare, malgrado questo fosse agitato. Il bambino muore affogato nel mare e Ivanov vede la sua vita improvvisamente distrutta dal senso di colpa e dalla vergogna, per non essere riuscito a proteggerlo. Nel bellissimo racconto intitolato “Il Cerchio”, Nabokov è riuscito ad evocare la vita in Russia prima della Rivoluzione di ottobre del 1917, e quanto accadde alla aristocrazia, dopo che l’evento storico si era prodotto, sconvolgendo la società russa. Innokentij è un giovane studente di medicina, figlio del fattore del conte Godunov-Cerdyncev. Innokentij trascorre le sue giornate a studiare, nel periodo estivo, i libri di medicina sotto un albero, da cui osserva il fasto e l’eleganza della grande tenuta del conte.     Innokentij si innamora della figlia del conte Thania, sapendo di non poter essere corrisposto, a causa della insuperabile diversità di condizione sociale che lo separa dalla giovane contessa. Dopo molti anni Innokentij si trova a Parigi per motivi di lavoro. Oramai è divenuto un celebre scienziato e un grande medico. Per caso in una strada di Parigi Innokentij incontra Thania, che lo invita a  casa sua. Thania, come molti esponenti della aristocrazia russa, è dovuta fuggire dal suo paese di origine, dopo la nascita della dittatura dei Soviet. In questo racconto vi è un gioco di specchi straordinario tra il passato ed il presente, grazie al quale si comprende una vicenda storica complessa, quella del comunismo sovietico e del socialismo reale. Un contenuto teologico e filosofico possiede un racconto bellissimo di Nabokov, intitolato “Ultima Thule”. In questo racconto viene mostrata la vita di un uomo brillante e di successo, il cui nome è Adam Fal’tem. Fal’tem viaggia per il mondo, è brillante, conosce la società internazionale. Una sera, mentre dorme in costa azzurra in un albergo di lusso, dalla sua stanza erompe un grido sovrumano e terribile, che lacera e squarcia inaspettatamente l’aria.  Il proprietario dell’albergo si precipita dinanzi alla porta della camera di Fal’tem, il quale prima non risponde alle domande, e in seguito, esce dalla stanza con il viso madido di sudore e completamente pallido. Il proprietario dell’albergo chiama i familiari di Fal’tem per informarli che il loro congiunto è impazzito. Fal’tem, dopo avere provato nel sonno una esperienza straordinaria e terribile, grazie alla quale ha appreso un segreto che riguarda l’origine della vita e la verità sul mondo, si è chiuso in un impenetrabile ed inaccessibile mutismo. Perde ogni interesse per la vita ed il mondo. Rifiuta di parlare con il prossimo. Lo psichiatra, il cui nome è Bonomelli, viene colto da malore e muore subito dopo avere ottenuto da parte di Fal’tem lo svelamento del suo segreto. Nella seconda parte del racconto, uno dei più profondi della intera raccolta, Fal’tem ha un dialogo straordinario con un uomo che lo interroga, sul senso della vita, sul tempo e lo spazio, su Dio e l’immortalità dell’anima, sul pensiero umano e la verità, sui limiti della conoscenza umana. Fal’tem, mentre risponde alle sollecitazioni dell’uomo con cui ha questo memorabile dialogo, senza rivelare il grande segreto che custodisce nel suo animo dalla notte in cui ha avuto e sperimentato una visione straordinaria, osserva che il pensiero umano non può  conoscere la verità, poiché si basa su categorie logiche che sono limitate e circolari. Questo racconto mostra quanto sia grande la tensione dell’animo umano verso la luce, la verità, il divino, l’inconoscibile.
La raccolta di racconti di Nabokov è capace di suscitare pensieri e sensazioni sublimi nell’animo del lettore, che crede nel valore conoscitivo della parola e della letteratura. Un libro bellissimo e straordinario.  

Giuseppe Talarico