Elezioni regionali: FDI sceglie esperienza e competenza anche nelle province

Nelle elezioni regionali in programma il 12 e 13 febbraio non va sottovalutato il ruolo delle province minori (per numero di abitanti): non è mancato in passato che le elezioni si decidessero per una manciata di voti ed anche il voto del più piccolo comune poteva risultare determinante.

Per Lombardia e Lazio il centrodestra non dovrebbe avere problemi visto il vantaggio accumulato ma è sempre meglio non correre rischi, anche in vista delle successive responsabilità di governo, alle quali non è il caso di mandare dilettanti allo sbaraglio e pertanto occorre dare agli elettori la possibilità di votare per persone serie, esperte e competenti.

Un buon esempio in tal senso è rappresentato dalla candidatura in provincia di Frosinone di Antonello Iannarilli: entrato in FDI in tempi non sospetti non aveva chiesto collegi blindati o prebende, ma si era limitato a chiedere una candidatura alle elezioni regionali dove per essere eletti occorre prendere le preferenze (per lui non è mai stato un problema prenderle) e bisogna dimostrare la propria forza e la propria credibilità.

Tra i fondatori di Forza Italia ne è stato il leader provinciale indiscusso per tanti anni, ricoprendo incarichi prestigiosi alla Regione Lazio (consigliere ed assessore), in Parlamento (2 volte deputato) e riuscendo nell’impresa di strappare l’amministrazione provinciale (quando ancora erano gli elettori a scegliere) alla sinistra, unica vittoria per il centrodestra in 30 anni e battendo un mostro sacro della sinistra come Gianfranco Schietroma (allora appoggiato da tutta la sinistra più numerosi leader transfughi del centrodestra).

Basterebbe solo questo per non avere dubbi (per chi vive nella provincia di Iannarilli) sul nome da scrivere sulla scheda elettorale: ma a questo possiamo aggiungere una vita passata a fare politica nel senso più nobile del termine, a disposizione di tutti (nessuno escluso per citare quello che è sempre stato il suo slogan nelle campagne elettorali).

In Forza Italia da leader si confrontava anche con chi non la pensava come lui, a dimostrazione di un forte animo liberale e certamente continuerà ad essere un punto di riferimento sicuro di tanti che vogliono essere rappresentati da una persona seria, esperta e competente.