Dopo oltre un anno e mezzo dal proprio insediamento il governo guidato da Giorgia Meloni fa purtroppo registrare un nulla di fatto su uno dei temi più importanti, cioè quello della giustizia.
Eppure le premesse (e le promesse) erano state tutt’altro: la nomina di un ex magistrato, Carlo Nordio, avrebbe dovuto una volta per tutte agevolare una riforma condivisa e l’individuazione di un punto di equilibrio tra le varie sensibilità. Almeno così si disse.
Invece la realtà è molto ben diversa e negli ultimi mesi abbiamo aspettato invano che il governo mettesse mano ad una materia che non può attendere oltre: soltanto il referendum promosso dai radicali (e scarsamente sostenuto allora dalle forze che compongono l’attuale maggioranza) aveva dato 2 anni fa una speranza di poter finalmente iniziare ad estirpare il cancro che da oltre 30 anni rappresenta una delle pagine più vergognose del nostro paese.
Adesso possiamo comprendere che non si voglia mettere mano a cambiamenti 2 mesi prima delle elezioni europee visto che purtroppo ogni partito ha tra i suoi elettori forcaioli irriducibili che nessuno si è mai preoccupato di rieducare.
Ma dopo il 9 giugno non ci saranno più alibi ed il governo dovrà in modo rapido e deciso affrontare il problema, prendendo le uniche decisioni sensate, cioè procedere alla separazione delle carriere, ad una drastica limitazione della discrezionalità dei giudici, ad una fortissima limitazione della custodia cautelare (salvo flagranza di reato o pericolo di vita), a test psichiatrici frequenti per gente che deve decidere della vita di altre persone, a risarcimenti adeguati e rapidi alle vittime di errori giudiziari, a responsabilità civile e penale dei magistrati ed a tanto altro, non ultima una vitale e necessaria amnistia (o anche un indulto) che non può più essere rimandata.
Se nei prossimi mesi il governo non agirà in tal senso la sua missione potrà dirsi fallita e certamente chi lo ha votato dovrà prendere atto che l’attuale maggioranza non è poi così diversa da chi l’ha preceduta.
Claudio Marini