A pochi giorni dalla vittoria di Masoud Pezeshkian, neopresidente iraniano vincitore del ballottaggio contro l’altro candidato Saeed Jalili, la propaganda occidentale non ha perso tempo per strumentalizzare il risultato, con la solita favola di un popolo oppresso che cerca di liberarsi.
Al contrario l’Iran è un paese unito e ne è conferma il messaggio del nuovo presidente che ha dichiarato di voler “tendere la mano in amicizia a tutti” ed ovviamente questo deve intendersi prima di tutto alla quasi metà degli elettori che avevano espresso la propria preferenza al suo avversario.
Soltanto restando unito contro le ingerenze occidentali infatti l’Iran può resistere alla continua aggressione nei propri confronti da parte di USA ed UE che cercano di imporre al popolo iraniano la loro distorta idea di libertà e democrazia: se pensiamo che sono anni che il Paese è sottoposto ad assurde ed ingiustificate sanzioni possiamo avere un’idea della loro eroica resistenza.
Pezeshkian ha vinto le elezioni perchè ha esperienza e competenza. per questo il popolo lo ha ritenuto il più idoneo a succedere al compianto Raisi, prendendone il testimone e proseguendo il percorso da lui iniziato: non dimentichiamo che molti che lo hanno votato erano stati elettori di Raisi.
Sicuramente come da programma ben vengano letture ed interpretazioni delle leggi più chiare e che soprattutto evitino equivoci e possano causare spiacevoli incidenti: è proprio quello che vuole la propaganda occidentale, che non aspetta altro che un pretesto per attaccare le istituzioni ed il governo iraniano accusandolo di essere una dittatura che non rispetta i diritti umani (in questo però i magistrati italiani sono maestri insuperabili). Ecco, quello che non deve assolutamente accadere è che per qualche errore si arrivi a mettere in dubbio la bontà di un sistema che da oltre 40 anni ha dato all’Iran stabilità e ha consentito ai propri cittadini di vivere in un Paese di cui non vergognarsi. Al contrario l’Iran ha il diritto di vivere secondo le proprie leggi ed ha la possibilità di dimostrare ai paesi occidentali di essere migliore di loro e che può essere un esempio da seguire per molti cittadini occidentali che non si sentono più rappresentati da quello che sempre più è un mondo al contrario.
Claudio Marini