Donald Trump: “Ogni volta che mi incriminano salgo nei sondaggi”

A seguito dell’ennesima folle ed assurda macchinazione messa in atto dai giustizialisti americani orchestrati dai democratici l’ex Presidente Donald Trump, ormai lanciato verso una nuova nomination per i repubblicani in vista del 2024, torna a farsi sentire commentando: “Abbiamo bisogno di un’altra accusa per chiudere queste elezioni. Un’altra accusa e queste elezioni sono chiuse. Nessuno ha nemmeno una possibilità”. 

il leader repubblicano non ha mancato di attaccare giustamente il procuratore speciale, Jack Smith, che l’ha incriminato due volte, prima per l’affair legato alle carte segrete ed ora per l’assalto al Congresso: “Siamo ogni giorno più forti – ha detto – nonostante la folle persecuzione del nostro movimento da parte del dipartimento di ingiustizia corrotto e di parte e dal folle Jack Smith… non vi  sembra un folle? Avete visto la foto con la toga viola? È un essere umano folle”

Va sottolineato come le accuse contro Trump sono davvero una più folle ed infondata dell’altra.

Sempre sul procuratore Smith ha aggiunto: “Qualcuno ha detto che bisogna trattarlo bene e forse  sarà più simpatico ma fatemi dire una cosa, quel tizio è un’anima persa, una persona cattiva, un pazzo, un malato”.       

Ma Donald Trump non ha perso l’occasione di un affondo anche nei confronti di Joe Biden, accusandolo di usare le inchieste contro di lui per tentare di bloccare la sua avanzata elettorale: “Quello che  stanno facendo non è giusto e probabilmente neanche legale, vogliono interferire con la mia campagna, con le elezioni, una tattica solitamente usata nei Paesi del terzo, quarto e quinto mondo. Stanno portando il nostro Paese a livelli mai visti”.

E purtroppo ha ragione: gli Stati Uniti da qualche anno a questa parte non sono più il Paese della libertà ma sembrano avviati verso il più oscuro Medioevo.

Claudio Marini