Dalle gemelle Kessler una lezione agli idioti del Metoo e del politically correct

Hanno scritto la storia della televisione italiana con le loro applauditissime esibizioni in programmi come “Giardino d’inverno”, “Canzonissima”, “La prova del nove” ma soprattutto “Studio Uno” nella quale cantavano la celebre sigla d’apertura “Da-da-un-pa”.

Stiamo parlando di Alice ed Ellen Kessler, le gemelle tedesche che sono state tra le migliori showgirl della televisione italiana a partire dagli anni sessanta.

E da loro è venuta nei giorni scorsi una ventata di saggezza e buonsenso in una società che ormai da tempo vuole imporre un pensiero unico senza senso e senza alcun contatto con la realtà.

In un’intervista rilasciata al settimanale Gente le gemelle hanno affrontato a questione delle molestie sessuali, sostenendo che una semplice pacca sul sedere non dovrebbe essere considerata un’azione negativa, bensì un gesto di apprezzamento.

Alice e Ellen Kessler, celebri per il loro talento e la loro bellezza che le ha rese icone degli anni Settanta in Italia, hanno chiarito la loro posizione: “Una pacca sul sedere non è una molestia, ma un complimento”. Ellen ha aggiunto: “Non la considero affatto un’affermazione grave, anzi, è divertente”. La sorella Alice ha condiviso il medesimo pensiero, affermando: “Non vedo in essa un’intenzione sessuale, ma piuttosto un elogio simile a quando qualcuno ti fa un complimento sul tuo aspetto”.

Secondo Alice, è “assurdo” che oggi un uomo venga etichettato come “molestatore” semplicemente perché guarda due volte il seno di una donna. Ha poi osservato: “Se una donna si veste in modo provocante, non deve sorprendersi se attira attenzioni indesiderate. Molte celebrità che sfilano sui red carpet indossano abiti estremamente scollati”. Le gemelle Kessler hanno, quindi, evidenziato un contrasto generazionale sulla percezione dei complimenti e delle avances, suggerendo che i valori attuali tendano a interpretare in modo eccessivamente severo interazioni che, secondo loro, dovrebbero essere lette in chiave più leggera.

Secondo noi non c’è molto da aggiungere, eccetto una cosa: due grandi donne che hanno appena compiuto 88 anni (tanti auguri e 100 di questi giorni) hanno dimostrato di avere la mente più aperta e di essere più moderne (oltre ad avere molto più cervello) di tante misere nullità che si annidano nella società attuale (nel mondo dello spettacolo, della pseudo-informazione, della pseudo-cultura, della politica e delle istituzioni).