Da Mattarella ai tanti servi della Nato vergognosa speculazione sulla morte di Navalny

Che la morte di una qualsiasi persona in carcere sia un evento triste non ci sono dubbi, e l’Italia dovrebbe saperlo viste le tanti morti in carcere per suicidi o violenze subite da altri detenuti o altre cause (per non parlare dei tanti detenuti innocenti).

Ma che la morte di un detenuto in Russia, Alexej Navalny, condannato dopo un giusto processo e tornato in Russia per scontare la pena (quindi riconoscendo come giusta la sentenza di condanna) debba trovare in Italia sciacalli vari che strumentalizzano l’accaduto per criticare Putin e la Federazione Russa è davvero inaccettabile.

Che lo facciano i soliti leoni da tastiera obnubilati dalla propaganda antirussa della Nato e dei suoi servi nemmeno ci meraviglia tanto, visto il bassissimo livello intellettuale dell’attuale dirigenza degli USA e dei loro vassalli.

Ma che a fare una cosa del genere sia l’attuale presidente della repubblica sergio mattarella (il minuscolo non è un errore di battitura), rieletto soltanto grazie al peggior parlamento di sempre, è davvero il colmo.

L’inquilino del quirinale (speriamo ancora per poco) ha avuto l’ardire di dichiarare che la morte di Navalny rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e che per il suo desiderio di libertà è stato condannato a una lunga detenzione in condizione durissime, un prezzo iniquo e inaccettabile che riporta alla memoria i tempi più bui della storia, tempi che speravamo di non dover più rivivere.

E noi ci chiediamo invece…ma i tanti innocenti ingiustamente detenuti con la disumana scusa della custodia cautelare in Italia? Enzo Tortora? Tutte vittime di un sistema giudiziario corrotto che Mattarella difende e che ben si guarda dal riformare o dal sollecitarne al governo un serio e forte ridimensionamento da quel cancro che è diventato. Se nulla è stato fatto finora in Italia per risolvere i problemi della giustizia una buona responsabilità va a chi del CSM è il presidente e nulla fa per porre rimedio a una deriva che va avanti dal golpe del 1992.

E invece di preoccuparsi della trave nell’occhio del paese di cui è capo di stato che fa Mattarella??? Si preoccupa della presunta pagliuzza (che nemmeno c’è) nell’occhio di un paese come la Russia che non ha nulla da imparare (soprattutto non da lui) da nessuno e che invece rappresenta un esempio da seguire.

Noi siamo sempre solidali con la Federazione Russa ed il suo leader Vladimir Putin, e certamente i cittadini russi hanno una rappresentanza istituzionale che in Italia che la possiamo solo sognare.

Claudio Marini