Con Berlusconi ci lascia l’ultimo gigante

Non è facile trovare le parole per descrivere le sensazioni che si provano quando ci lascia un personaggio che ha fatto la storia: dall’economia alla televisione, dallo sport alla politica nazionale ed internazionale.

Era tutto questo e molto di più Silvio Berlusconi, che da qualche ora non è più con noi, lasciando un vuoto incolmabile: lasciamo agli statistici elencare tutto ciò che ha saputo costruire nella sua vita, limitandoci ad alcuni aspetti significativi.

Tralasciando i successi nel campo dell’edilizia andiamo subito alla sua prima grande intuizione che ha cambiato la storia della televisione: le sue emittenti hanno rappresentato una rivoluzione ed una ventata di freschezza che ha modernizzato il panorama dell’etere dando finalmente ai telespettatori la possibilità di scegliere e fin da subito è stato perseguitato da quel cancro che è una parte significativa della magistratura italiana (ricordiamo ancora con orrore quello che 3 pretori fecero contro di lui ed i telespettatori italiani nel 1984 oscurando le sue emittenti televisive nazionali per qualche giorno, uno scempio a cui mise fine un grande statista come Bettino Craxi).

Le sue emittenti televisive erano nuove e di qualità (una qualità che purtroppo Mediaset ha perso dopo che lui ha abbandonato la guida delle sue tv): tante icone della tv come Mike Bongiorno, Corrado, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini lasciarono la Rai per andare a Canale 5 nei primi anni 80). Come dimenticare le sue apparizioni ai Telegatti che tanto gli piacevano? ( il modo migliore che Mediaset avrebbe per ricordare il suo fondatore è reinserire la premiazione dei Telegatti nel proprio palinsesto).

Al di là poi della fede calcistica quello che ha fatto con il Milan riportandolo ai vertici mondiali non ha bisogno di commenti: e l’ultima impresa portando il Monza in serie A per la prima volta (fatte le debite proporzioni) non è cosa da poco.

Chiudiamo con la politica: gli errori commessi con la composizione delle liste nel 2008 e nel 2013 (anche se in quest’ultimo caso non ha tutte le colpe) sono stati gravi perchè se avesse scelto meglio forse oggi avrebbe una successione alla guida di Forza Italia ma non cancellano gli enormi suoi meriti.

Nel 1994 ha impedito ad una minoranza illiberale ed antidemocratica di prendere il potere in Italia controllando il Parlamento ed ha rappresentato per oltre 20 anni la difesa della libertà contro l’oppressione ed il controllo delle coscienze: non è riuscito a liberare completamente il paese da certe metastasi che lo imprigionano dal 1992 ma ha fatto tutto quello che umanamente era possibile, tenuto conto che è stato perseguitato per tutti questi anni in modo vergognoso (il modo migliore che la Meloni e Salvini hanno di onorare la sua memoria, più che preservare l’unità del centrodestra, è di portare a compimento una seria riforma della giustizia che impedisca ai PM di giocare con le vite di migliaia di innocenti). Se Berlusconi e Bossi avessero potuto governare senza persecuzioni e tradimenti degli alleati oggi l’Italia sarebbe di gran lunga migliore.

Ma in politica internazionale ha dimostrato di essere davvero un fuoriclasse: quello che ha ottenuto a Pratica di Mare con Bush e Putin poteva essere l’inizio di un ordine mondiale basato su pace, libertà, prosperità. E ci sarebbe molto altro da aggiungere.

Noi preferiamo concludere con il rimpianto di non avere più un grande personaggio come Silvio Berlusconi e con un immenso grazie al Presidente per tutto quello che ha fatto per il suo Paese.

Claudio Marini