Andate a votare il 25 settembre e scegliete voi il governo!

Finalmente dopo 11 anni questa può essere la volta buona: quella cioè di tornare ad avere un governo che sia l’espressione della volontà popolare. Da quando le oscure trame di giorgio napolitano (non è un errore di stampa il minuscolo) portarono alle dimissioni il governo guidato da Silvio Berlusconi nel novembre del 2011 si sono succeduti governi che non avevano nessuna legittimazione popolare, alcuni dei quali con risultati disastrosi (Conte il peggiore in assoluto).

Per questo motivo è importantissimo che tutti vadano a votare il 25 settembre e che dalle urne esca un chiaro risultato ed una chiara maggioranza: non ne possiamo più di larghe intese e governi ammucchiate: vogliamo un governo espressione di una parte politica che per 5 anni abbia i numeri per attuare il proprio programma, in modo da poterlo giudicare sui fatti.

Il nostro giornale non è schierato politicamente nè il suo direttore è iscritto ad alcun partito politico ma è innegabile che riteniamo opportuno che il centrodestra vinca ed abbia la maggioranza per fare le riforme che non possono più attendere, a cominciare da quella della giustizia ma senza trascurare tante altre come quelle costituzionali e fiscali.

Riteniamo che Giorgia Meloni abbia tutto il diritto di guidare il governo non perchè donna (a tal proposito da sempre siamo contro le quote rosa e l’aberrante legge che impone candidature alternate nella quota proporzionale e nelle preferenze delle regionali in alcune regioni) ma perchè è il leader di quello che stando ai sondaggi sarà il primo partito italiano.

Riteniamo che Matteo Salvini debba avere un ruolo di primo piano nel governo perchè è il leader di una forza politica che ha avuto la capacità di attrarre voti anche da sinistra e che ha sacrificato qualche punto di consensi pur di stare in un governo nel quale ha cercato di limitare i danni dei pentastellati.

Riteniamo infine che Silvio Berlusconi meriti un ruolo istituzionale per 30 anni dedicati alla politica ed una vita dedicata all’imprenditoria creando tanti posti di lavoro: sarebbe un giusto riconoscimento dopo il vile complotto ai suoi danni nel 2011 ed il vergognoso accanimento giudiziario di cui è stato vittima.

Una considerazione sul PD: con gli errori fatti negli ultimi 11 anni nessuno sarebbe stato in grado di evitare l’imminente sconfitta ma Enrico Letta deve avere il coraggio di rifondare una grande forza riformista della sinistra, garantista e ispirata alle socialdemocrazie europee, un traguardo dal quale l’attuale PD è lontano anni luce.