20 anni fa veniva a mancare Joao Cesar Monteiro, grande regista, produttore cinematografico, sceneggiatore, attore, critico cinematografico e scrittore portoghese.
La sua genialità anticonformista e al tempo stesso realista, contro le ipocrisie della società benpensante, ha fatto di lui uno dei maggiori autori della storia del cinema.
Tra i tanti suoi successi va ricordata la famosa trilogia, iniziata con “Ricordi della casa gialla”, incentrato sulla figura di Joao de Deus alter ego dello stesso regista: l’opera fu presentata alla Mostra del cinema di Venezia nel 1989.
E fu proprio a Venezia nel 1995 che con la seconda parte della trilogia “La commedia di Dio” si aggiudica il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria.
Di 4 anni più tardi l’ultima parte della trilogia “Lo sposalizio di Dio” che lo vede per la prima volta al festival di Cannes.
Una trilogia molto importante e profonda che coglie l’importanza dell’abbattimento delle barriere tra giovani e meno giovani, una cosa che l’ipocrisia degli ultimi anni ha impedito di vivere nel modo più naturale possibile, senza doversi sentire in imbarazzo o addirittura vergognarsi: l’amore ed il gioco non hanno età e questo il geniale Joao Cesar Monteiro lo aveva capito e può insegnarlo alle nuove generazioni guardando i suoi film