La Crimea sceglie la Russia: il voto unanime al referendum la migliore risposta alle mire egemoniche di Unione Europea e Nato sull’Ucraina

Con la percentuale di oltre il 95% il popolo della Crimea ha scelto di vivere il proprio futuro con la Russia e di lasciare l’Ucraina ormai alla deriva europeista ed occidentale.

Il risultato del referendum è una grande dimostrazione di libertà da parte di tanti cittadini che non hanno voluto ripudiare la loro storia e la loro lingua per inseguire le sirene dell’Unione Europea e della Nato che non vedevano l’ora di estendere la loro nefasta influenza su tutto l’est europeo.

Hanno provato a prendersi l’Ucraina fomentando proteste (la CIA ne sa qualcosa) per far fuori un presidente democraticamente eletto soltanto perchè filorusso (come se ciò fosse una colpa e non una logica scelta vista la comune storia), un presidente che sicuramente avrà commesso (come tutti) qualche errore nello svolgimento del suo mandato ma assicurava stabilità al paese.

Quello che USA ed UE però non avevano calcolato era che non tutti sono disponibili ad inchinarsi al loro nuovo ordine mondiale ed al pensiero unico (secondo il quale loro sono i depositari della libertà e della verità mentre chi non è con loro rappresenta il male): per fortuna c’è ancora chi ha una dignità e non è disponibile a venderla ai banchieri dell’Unione Europea ed alla Nato.

Al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin va riconosciuto il coraggio di non aver abbandonato i propri compatrioti della Crimea e di Sebastopoli ad un triste destino e di aver aiutato un popolo a scegliere la libertà e la propria storia: senza dubbio la Russia oggi è un punto di riferimento per chi vuole continuare a pensare con la propria testa.

Claudio Marini